L'ennesima giornata del "6 politico" (largo anticipo di Lazio-Cesena e rinvio per neve di Bologna-Juventus e Parma-Fiorentina) influenza i risultati del 23° turno che, forse, scrive
definitivamente il finale del campionato: Roberto e Massimo si giocheranno la vittoria finale, gli altri sono tagliati fuori. Forse.
Roberto (6-) vince di rigore (Calaio') una sfida giocata sul filo di lana contro Angelo. Il s.v. di Pandev permette l'ingresso in campo dell'arciere senese, il cui rigore insieme all'assist di
Lavezzi su corner permette al campione in carica di "riparare" ai vari Osvaldo (5), Ilicic (5) ed Armero (5) e vincere la quinta partita stagionale per 1-0, lasciando inalterato il vantaggio di
+4 su Massimo. Angelo (5,5) ha tanto da recriminare, soprattutto verso un Regolamento che gli ha "tolto" il gol di Hernanes e ha evitato un altro 5 (Klose) all'avversario. Tra quelli che hanno
giocato si è salvato il solo Gomez (7). Decisiva la penuria dell'attacco formato da Palacio (5), Totti (4,5) e Muriel (5,5). Interrotta l'imbattibilità che durava da 7 giornate.
Il migliore di giornata è Massimo (7,5), che sfrutta furbescamente il "6 politico" nel reparto arretrato per puntare, a ragione, sul centrocampo, nel quale sorprendono la doppietta di Barrientos
e (meno) il gol di El Shaarawy, e sull'attacco, nel quale puntuale è arrivato il gol di Di Natale, che però si è infortunato e resterà fuori 3 settimane. Se da un lato questa vittoria non
consente a Massimo di accorciare dalla capolista, gli permette comunque di allungare su Alfonso e Fabio, ora dietro di 7 punti. Guido (4,5) soccombe (0-3) senza colpo ferire: nessun gol, nessun
assist, tante insufficienze (tra le quali il rientrante e deludente Forlan) e un portiere in giornata no (Handanovic). Nelle ultime 8 giornate Guido (o dovremmo scrivere Cuccu?) ha recimolato
solo un punto.
Alla terza sconfitta consecutiva, Fabio (5) non sa più vincere. Nelle ultime 6 partite ha raccolto solo due pareggi, si è fatto raggiungere da Alfonso e Angelo e ha visto allontanarsi i
battistrada. Il dentista ha tante attenuanti (l'assenza di Ibra per squalifica, quella di Jovetic per neve, il digiuno prolungato di Denis) ma si è tirato la zappa sui piedi scegliendo Kaladze
(3,5) e Granqvist (5) invece di un tranquillo "6 politico", ma soprattutto ha puntato ancora una volta su un Seedorf (4) ormai logoro, vecchio e mal visto dalla critica. Il gol di Lodi e l'assist
di Ibarbo (7,5) hanno limitato i danni. Francesco (7) vince la seconda partita di fila, cosa che non gli riusciva dalle prime due giornate. Lo fa grazie alle seconde linee, Bergessio (gol+assist)
e Pinilla (gol), degni sostituti di Matri e Amauri "rinviati per neve". Il podio ora è distante solo 4 punti.
A Maurizio (6) basta un rigore di Cavani nel posticipo di lunedì per battere il peggior Alfonso (5) dell'anno e lasciare acceso un lumicino di speranza per acciuffare il podio. Troppo brutto il
Fofi di ieri (61) per essere vero, così finisce la striscia di imbattibilità che durava da 8 giornate.