Big-match doveva essere e big-match è stato. Massimo e Fabio, rispettivamente primo e secondo della classifica a punti, hanno dato vita ad una partita di alto livello proprio come la classifica
indicava chiaramente alla vigilia. I due fratelli si sono dati battaglia a suon di gol, da venerdì sera a domenica sera e, anche se alla fine ha vinto Massimo (8-) con uno spettacolare 3-2, a
Fabio (7+) rimane comunque la consapevolezza di avere una squadra pronta a lottare fino alla fine per vincere quello Scudetto che oramai manca in bacheca da un decennio esatto. Pur avendo escluso
Miccoli (gol), Massimo ha messo in campo un undici sia di quantità con i gol di Pato (il primo stagionale), Di Natale e Rigoni, che di qualità con Silvestre (7), Nocerino (7), Abate (7) e lo
stesso Rigoni (7). Qualità che è mancata a Fabio, nessuno oltre la sufficienza esclusi i bomber (e che bomber!) Ibrahimovic (8+doppietta) e Denis (7,5+gol). Qui la differenza tra i due
contendenti, che ha fatto pendere la bilancia a favore del fratello maggiore, che non solo ha effettuato il controsorpasso ma, approfittando del pareggio imposto da Alfonso a Roberto, ora guida
solitario la classifica per la prima volta nella stagione.
Al di là del quinto risultato utile consecutivo, Roberto (6) non sembra comunque tenere il ritmo di Fabio e Massimo. Nelle ultime 3 partite ha segnato solo un gol (Thiago SIlva ieri), mentre
l'attacco sembra frenare (un gol nelle ultime 4 gare) dopo l'abbuffata delle prime otto giornate. Il gol del difensore brasiliano del Milan gli ha evitato di perdere contro un Alfonso (6,5) che
praticamente senza attacco sta dando del filo da torcere a tutti, grazie ad una squadra fortissima negli altri reparti, soprattutto a centrocampo (ieri Pepe in gol) dove giocano il miglior
marcatore (Marchisio) e il miglior assist-man (Pjanic). Peccato per le contemporanee "disgrazie calcistiche" di Cassano, Milito, Quagliarella e Borriello.
Del pareggio di Roberto poteva approfittare anche Francesco (6+), grazie al gol del "suo" Conti e agli assist di Matri e T.Motta, ma sulla sua strada ha trovato prima l'espulsione di Natali e poi
un indomito quanto disperato Guido (6), che gli ha imposto l'1-1 grazie al modulo (4-5-1), al modificatore difesa (-1,5), all'assist di Armero e ad un paio di buone prestazioni (Legrottaglie e
Vidal), anche se rimane ancora allergico al gol.
"Il ritorno del figliol prodigo" potrebbe essere il titolo del film al quale abbiamo assistito domenica e che ha visto Mutu segnare una splendida doppietta e far felice il suo nuovo vecchio
fantallenatore Maurizio (7). I gol del rumeno e quello di Cavani gli hanno permesso di interrompere finalmente la serie di 5 sconfitte consecutive e di ritornara alla vittoria dopo 2 mesi e otto
partite nelle quali aveva recimolato solo un punto. La crisi ora è in casa di un distratto Angelo (4,5), che dimentica di comunicare la formazione, gioca con l'ultima schierata e perde la 4^
partita consecutiva. Ahiahiai!