ROBERTO

Con Massimo è il più appassionato a questo gioco. E’ fonte di mille idee, un innovatore, anche per come gestisce la squadra. La sua prerogativa è “tanti attaccanti in rosa e sempre 3 punte in campo”.

Il 98-99 è l’anno della sua prima partecipazione, con un ottimo 2° posto. L’anno successivo arriva un deludente 6° posto, anche se la delusione più grande arriva nell’ultima giornata del 00-01, quando perde lo Scudetto allo sprint con Massimo e Maurizio. Nei 5 anni successivi Roberto non raccoglie nulla, se non un paio di podi. Sino al 2006 nemmeno un trofeo in bacheca, ma tanta partecipazione. Nel 06-07 la riscossa: trascinato dai gol nerazzurri di Materazzi e Ibrahimovic vince Scudetto, titolo di Manager dell’Anno e Supercoppa di Lega.

Tra il 2009 e il 2013 è stato protagonista assoluto conquistando tutto (o quasi): 2 Scudetti, 2 Manager dell'Anno, 1 Coppa Italia e 1 Supercoppa, perdendo lo Scudetto all'ultima giornata negli ultimi due campionati.

Nonostante tre anni in squadra di Ibrahimovic e l'innamoramento estemporaneo per Tavano, è Eto'o il giocatore a cui Roberto è più affezionato.

Il suoi migliori giocatori del passato sono stati Shevchenko (A, Milan 99-00, 14 gol) al suo primo anno in Italia, Di Vaio (A, Parma 01-02, 19 gol), Kakà (C, Milan 03-04, 11 gol), Mancini (C, Roma 05-06, 11 gol) e Materazzi (D, Inter 06-07, 8 gol).

Roberto ama i "piccoletti" (Tavano, Montella, C.Lopez, Flachi, Esposito, Quagliarella, Giaccherini, Lavezzi, Di Natale) anche se ha sempre avuto una predilezione per Bobo Vieri. Anticipare le mosse degli altri è la cosa che più gli da' soddisfazione.

E' un innovatore, a lui si deve la "regola delle conferme" dopo anni di battaglie.