FABIO

Una colonna del gruppo, colui che ama di più il calcio e quindi il fantacalcio, ma è anche il più "polemico".

Dopo il titolo di Manager dell’Anno nel 96-97, il primo Scudetto è datato 97-98, quando ha vinto con il mitico Robibaggio centrocampista e con Kennettone Anderson in attacco (tutti e due del Bologna di Ulivieri). Nello stesso anno è arrivata anche la Coppa Italia, bissata l’anno successivo. Nel 01-02 è di nuovo Scudetto + Manager dell’Anno, con Corini e C.Doni a centrocampo e Darione Hubner in attacco.

Fabio ha partecipato a tutte le 21 edizioni ed è stato indiscusso protagonista, soprattutto a cavallo del 2000. Dopo un'anonimato durato qualche anno, nelle ultime 7 stagioni è andato spesso vicino a vincere qualcosa senza mai riuscirci, come quando nel 2008-2009 ha perso lo Scudetto per un solo misero punticino. Dopo un lungo digiuno (13 anni), quest'anno ha vinto al fotofinish il titolo di Manager dell'Anno.

Non c’è mai stato un uomo simbolo per lui, però Fabio ha sempre amato i giocatori offensivi, per cui si può identificare in Morfeo il suo giocatore ideale.

Tra i campionissimi di Fabio si ricordano R.Baggio (C, Bologna 97-98), Nakata (C, Perugia 98-99), Hubner (A,  Piacenza 01-02, 24 gol), Ze’Maria (D, Perugia 03-04, 7 gol) e i capocannonieri 2011-2012 Ibrahimovic e 2012-2013 Cavani.

Fabio, come detto, ama i giocatori molto offensivi, dai difensori ai centrocampisti, li preferisce ai giocatori di rendimento che "vedono" poco la porta, anche a dispetto del voto basso.

La caratteristica che più lo contraddistigue è la rivoluzione in corso d'opera della rosa, sempre rivoltata come un calzino a metà anno. E' sempre stato un conservatore poco incline alle grandi novità, ma negli ultimi anni ha proposto tante regole nuove.